È “L’alcòva d’acciaio”, romanzo in cui Filippo Tommaso Marinetti racconta la sua esperienza bellica alla guida dell’autoblinda Lancia-Ansaldo "1Z" durante la Prima guerra mondiale, a ispirare l’installazione di Umberto Cavenago.
L’opera reinterpreta in chiave antibellica l’innovativo mezzo d’assalto celebrato da Marinetti in nome del mito macchinista, proprio del futurismo. L’alcòva d’acciaio di Umberto Cavenago è un possente veicolo in Cor-Ten, spoglio di qualsiasi proposito belligerante e costruito con volumi solidi, geometricamente netti. Dissimulata in un bosco che cresce e si infittisce, è destinata a essere sempre più nascosta e apparentemente inespugnabile: un riparo perfetto dove rifugiarsi nel silenzio.
La caratteristica del Cor-Ten è quella di autoproteggersi dall'aggressione degli agenti atmosferici, attraverso la formazione superficiale di una patina passivante, costituita dagli ossidi dei suoi elementi. La passivazione protegge dalla corrosione e cambia tonalità cromatica col passare del tempo. È un comportamento molto differente rispetto a quello dell'acciaio al carbonio che è vulnerabile all'azione corrosiva che rende la superficie del metallo porosa e fragile. Lo strato di ruggine che si crea avanza, scoprendo e intaccando la parte sottostante composta da ferro, sino a un suo totale consumo.
È “L’alcòva d’acciaio”, romanzo in cui Filippo Tommaso Marinetti racconta la sua esperienza bellica alla guida dell’autoblinda Lancia-Ansaldo "1Z" durante la Prima guerra mondiale, a ispirare l’installazione di Umberto Cavenago.
L’opera reinterpreta in chiave antibellica l’innovativo mezzo d’assalto celebrato da Marinetti in nome del mito macchinista, proprio del futurismo. L’alcòva d’acciaio di Umberto Cavenago è un possente veicolo in Cor-Ten, spoglio di qualsiasi proposito belligerante e costruito con volumi solidi, geometricamente netti. Dissimulata in un bosco che cresce e si infittisce, è destinata a essere sempre più nascosta e apparentemente inespugnabile: un riparo perfetto dove rifugiarsi nel silenzio.
La caratteristica del Cor-Ten è quella di autoproteggersi dall'aggressione degli agenti atmosferici, attraverso la formazione superficiale di una patina passivante, costituita dagli ossidi dei suoi elementi. La passivazione protegge dalla corrosione e cambia tonalità cromatica col passare del tempo. È un comportamento molto differente rispetto a quello dell'acciaio al carbonio che è vulnerabile all'azione corrosiva che rende la superficie del metallo porosa e fragile. Lo strato di ruggine che si crea avanza, scoprendo e intaccando la parte sottostante composta da ferro, sino a un suo totale consumo.
Morgan, Andrea, Giorgio e Saule Rebuzzi
Photo @ Umberto CavenagoCarlo Gelmi e Andrea Cavenago
Photo @ Umberto CavenagoAlessandro Zambianchi
Photo @ Umberto CavenagoIlaria Caldirola, Lucio Arzuffi e Larissa Galler all'interno della scultura
Photo @ Umberto CavenagoPatrizia Musso
Photo @ Umberto CavenagoAlessandro Castiglioni
Photo @ Umberto CavenagoBart Herreman
Photo @ Umberto CavenagoPosizionamento
Photo @ Roberto ColomboL'interno, durante un sopralluogo notturno
Barbara De Ponti installa la propria opera Time map, all'interno de L'alcòva d'acciaio in occasione della quarta edizione di Prière de toucher, progetto creato e curato da Ermanno Cristini
Photo @ Bart HerremanBarbara De Ponti installa la propria opera Time map, 2015
Photo @ Bart HerremanBarbara De Ponti installa la propria opera Time map, all'interno de L'alcòva d'acciaio in occasione della quarta edizione di Prière de toucher, progetto creato e curato da Ermanno Cristini
Photo @ Bart HerremanBarbara De Ponti
Time map, 2015
metal stickers su Cor-Ten
Ermanno Cristini
Artistic Gymnastics. Prière de Toucher on mute map for D., 2015
Google Street View
L'alcòva d'acciaio appena ultimata alle Officine Rebuzzi
Photo @ Alessandro ZambianchiVittorio e Carlo Gelmi
Photo @ Umberto CavenagoAndrea Cavenago
Photo @ Umberto CavenagoMorgan Rebuzzi ispeziona le giunzioni degli elementi scatolari che costituiscono il corpo de L'alcòva d'acciaio.
Photo @ Umberto CavenagoPreparativi per il disassemblamento prima del trasporto presso Rebuzzi.it
Photo @ Umberto CavenagoFase realizzativa presso Rebuzzi.it
Photo @ Umberto CavenagoL'alcòva d'acciaio appena ultimata alle Officine Rebuzzi
Photo @ Alessandro ZambianchiAnselmo Basso fotografato da Umberto Cavenago
Photo @ Umberto Cavenago
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umberto@cavenago.info