Sweet Home è un’installazione site specific, commissionata dal Museo del Premio Suzzara realizzata nell’area verde tra l’argine maestro e il Po, nel territorio di Suzzara. L’installazione ricalca l’immagine archetipica al contempo della casa e dell’arca, fondendo questi due ideali in un’unica scultura in acciaio CorTen. È una struttura a pianta squadrata e tetto a capanna con una doppia apertura nel senso longitudinale; non poggia su un piedistallo, ma direttamente sul prato. L’installazione è ancorata al terreno in modo che, con le esondazioni dell’area, possa sollevarsi assecondando il flusso delle acque del fiume. Il Po quindi si farà, di volta in volta, parte attiva nella sistemazione dell’opera che, piena dopo piena, cambierà posizione, angolatura, orientamento. In questo modo, l’opera diventerà parte integrante del paesaggio fluviale, istituendo con esso un dialogo
Sweet Home è una vera e propria estensione del Museo del Premio Suzzara, è uno spazio anfibio, un anfratto architettonico in cui le persone possono anche salire a bordo sia con il corpo che con la mente, condividendo i contenuti che la stessa trasporta.
Il paesaggio offre una possibilità di un confronto diretto con il reale: di fronte al sito di collocazione dell’opera sono attraccate delle vere house-boat. La realtà e l’idea, il modello e la sua realizzazione si fronteggeranno in questo spazio. Sweet Home non vuole essere una semplice riproduzione di una barca o di una casa, ma si pone come un’opera anti-monumentale che entra in diretta e strettissima relazione con la vita delle persone del luogo.
Sweet Home appare come un oggetto residuale, sopravvissuto alle recenti trasformazioni della società contemporanea e dei suoi modelli di vita, che si delinea come un rifugio e che solleva molte domande sulla relazione dell’elemento del fiume con la vita stessa, con la storia, con la memoria che mira a coinvolgere direttamente chi frequenterà questi luoghi. L’aspetto dell’opera evoca una favola terribile e straordinaria che ha caratterizzato la nostra educazione occidentale: il racconto biblico dell’arca che non naviga ma galleggia nella furia del diluvio universale. È proprio di questo ultimo decennio, saturo di incertezze e minacce sulla nostra sopravvivenza e sull’ecosistema, che il racconto prende una notevole consistenza. Se nella narrazione del diluvio è Dio che invia il castigo all’uomo, oggi l’apocalisse biblica potrebbe essere a opera della potente presenza dell’uomo stesso che è la causa dell’alterazione degli equilibri climatici e biologici della terra. Una delle più temute conseguenze dei cambiamenti climatici è l’innalzamento del livello del mare: i cambiamenti interesserebbero, per fare solo qualche esempio, oltre all’Islanda, la Polinesia i Paesi del Nord e Venezia anche l’intera Pianura Padana, Suzzara compresa.
La storia di Noè con la sua profetica narrazione biblica è come se mettesse in guardia l’uomo dall’incombente sciagura dovuta dalla sopraffazione dell’uomo sulla natura: Cancellerò dalla faccia della terra l’uomo che ho creato e, con l’uomo anche il bestiame e i rettili e gli uccelli del cielo, perché sono pentito di averli fatti (Gen 6, 5-7). Oggi solo lo stesso uomo che ha causato l’agonia del pianeta potrà scongiurare la sciagura che incombe con un cambiamento netto dei modelli di vita. Sweet Home non è certo una soluzione. La sua presenza con la sua reale funzionalità si pongono nell’habitat fluviale come una presenza che parla a chi non si ferma al semplice e stereotipato approccio con l’arte. Il funzionamento di Sweet Home è anche funzione culturale che vuole invalidare tutte le aspettative tradizionali e le costruzioni mercantili dell’arte dei tanti e troppi “maestri”.
L'autore concede ad altri il diritto di ricostruire Sweet Home ovunque, nel rispetto della licenza CC (Creative Common) che protegge chi intende riprodurre l'opera dalla preoccupazione di infrangere il diritto d’autore, nel rispetto delle condizioni specificate. La licenza CC BY-NC-ND consente di riprodurre l'opera seguendo le istruzioni fornite nelle tavole del progetto, purché non vengano apportate modifiche, non siano presenti scopi commerciali e sia sempre attribuita la paternità dell’opera
Una timeline che raccoglie tutti gli eventi dall'origine dell'idea alla sua realizzazione: una storia in divenire. Comune di Suzzara, Parco di San Colombano, Argine del fiume Po,
44°59'26.7"N 10°41'46.2"E
Sweet Home è un’installazione site specific, commissionata dal Museo del Premio Suzzara realizzata nell’area verde tra l’argine maestro e il Po, nel territorio di Suzzara. L’installazione ricalca l’immagine archetipica al contempo della casa e dell’arca, fondendo questi due ideali in un’unica scultura in acciaio CorTen. È una struttura a pianta squadrata e tetto a capanna con una doppia apertura nel senso longitudinale; non poggia su un piedistallo, ma direttamente sul prato. L’installazione è ancorata al terreno in modo che, con le esondazioni dell’area, possa sollevarsi assecondando il flusso delle acque del fiume. Il Po quindi si farà, di volta in volta, parte attiva nella sistemazione dell’opera che, piena dopo piena, cambierà posizione, angolatura, orientamento. In questo modo, l’opera diventerà parte integrante del paesaggio fluviale, istituendo con esso un dialogo
Sweet Home è una vera e propria estensione del Museo del Premio Suzzara, è uno spazio anfibio, un anfratto architettonico in cui le persone possono anche salire a bordo sia con il corpo che con la mente, condividendo i contenuti che la stessa trasporta.
Il paesaggio offre una possibilità di un confronto diretto con il reale: di fronte al sito di collocazione dell’opera sono attraccate delle vere house-boat. La realtà e l’idea, il modello e la sua realizzazione si fronteggeranno in questo spazio. Sweet Home non vuole essere una semplice riproduzione di una barca o di una casa, ma si pone come un’opera anti-monumentale che entra in diretta e strettissima relazione con la vita delle persone del luogo.
Sweet Home appare come un oggetto residuale, sopravvissuto alle recenti trasformazioni della società contemporanea e dei suoi modelli di vita, che si delinea come un rifugio e che solleva molte domande sulla relazione dell’elemento del fiume con la vita stessa, con la storia, con la memoria che mira a coinvolgere direttamente chi frequenterà questi luoghi. L’aspetto dell’opera evoca una favola terribile e straordinaria che ha caratterizzato la nostra educazione occidentale: il racconto biblico dell’arca che non naviga ma galleggia nella furia del diluvio universale. È proprio di questo ultimo decennio, saturo di incertezze e minacce sulla nostra sopravvivenza e sull’ecosistema, che il racconto prende una notevole consistenza. Se nella narrazione del diluvio è Dio che invia il castigo all’uomo, oggi l’apocalisse biblica potrebbe essere a opera della potente presenza dell’uomo stesso che è la causa dell’alterazione degli equilibri climatici e biologici della terra. Una delle più temute conseguenze dei cambiamenti climatici è l’innalzamento del livello del mare: i cambiamenti interesserebbero, per fare solo qualche esempio, oltre all’Islanda, la Polinesia i Paesi del Nord e Venezia anche l’intera Pianura Padana, Suzzara compresa.
La storia di Noè con la sua profetica narrazione biblica è come se mettesse in guardia l’uomo dall’incombente sciagura dovuta dalla sopraffazione dell’uomo sulla natura: Cancellerò dalla faccia della terra l’uomo che ho creato e, con l’uomo anche il bestiame e i rettili e gli uccelli del cielo, perché sono pentito di averli fatti (Gen 6, 5-7). Oggi solo lo stesso uomo che ha causato l’agonia del pianeta potrà scongiurare la sciagura che incombe con un cambiamento netto dei modelli di vita. Sweet Home non è certo una soluzione. La sua presenza con la sua reale funzionalità si pongono nell’habitat fluviale come una presenza che parla a chi non si ferma al semplice e stereotipato approccio con l’arte. Il funzionamento di Sweet Home è anche funzione culturale che vuole invalidare tutte le aspettative tradizionali e le costruzioni mercantili dell’arte dei tanti e troppi “maestri”.
L'autore concede ad altri il diritto di ricostruire Sweet Home ovunque, nel rispetto della licenza CC (Creative Common) che protegge chi intende riprodurre l'opera dalla preoccupazione di infrangere il diritto d’autore, nel rispetto delle condizioni specificate. La licenza CC BY-NC-ND consente di riprodurre l'opera seguendo le istruzioni fornite nelle tavole del progetto, purché non vengano apportate modifiche, non siano presenti scopi commerciali e sia sempre attribuita la paternità dell’opera
Una timeline che raccoglie tutti gli eventi dall'origine dell'idea alla sua realizzazione: una storia in divenire. Comune di Suzzara, Parco di San Colombano, Argine del fiume Po,
44°59'26.7"N 10°41'46.2"E
L'interno di Sweet Home
Vista verso il lato ovest
Progetto
L'interno di Sweet Home
Vista verso il lato ovest
L'interno di Sweet Home
Vista verso il lato est
Sweet Home in costruzione al cantiere navale
Il trasporto eccezionale dal cantiere navale di Codogno a Suzzara è stato eseguito da la "Goitese"
Sweet Home a costruzione conclusa al cantiere navale
Sweet Home a dimora
Marzo 2024, Con un metro e venti cm di acqua Sweet Home galleggia e si muove. Quando le acque del Po rientreranno nel proprio alveo la sua collocazione sarà ridefinita dal Fiume.
A bordo durante il galleggiamento
Photo © Bruno Melli
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